IMAGO: la prima Fanzine di Dalì Arts.
- Marina Rigotto
- Dicembre 21, 2021
- Alice Andrea Trentin
È con orgoglio che Dalì Arts pubblica il primo numero di una fanzine realizzata e gestita interamente dagli studenti delle arti visive. Iniziativa nata per dare ascolto ai sogni dei singoli studenti e sostenere le loro passioni, motivandoli e coinvolgendoli in un progetto comune. Uno spazio in cui interessi diversi si incontrano, stimolandosi reciprocamente. Ed ora cogliamo l’occasione di augurarvi buone feste con un racconto inedito sul Natale, l’arte più pura che possa esistere, oltre il tempo e lo spazio. L’arte del cuore.
Un insolito Natale
Era la sera della vigilia di un giorno speciale e un bambino di nome Nik, come era solito fare ogni anno, in quella notte così tanto attesa, preso un foglio bianco e una matita, si infilò nel letto e si mise a disegnare.
In casa era tutto tranquillo, non si sentivano parole né rumori, solo dalla cucina proveniva un flebile tic toc che scandiva il trascorrere del tempo.
Ma ecco che Nik a gran voce ruppe il silenzio “E’ così che ti vedo, ora inizio a colorarti!. Non disse che cosa rappresentasse il disegno, di certo, però, il suo entusiasmo si placò improvvisamente. Aveva dimenticato le matite colorate sul banco di scuola.
“Ora come faccio” mormorò tra sé e sé il piccino, e tra un pensiero e l’altro si addormentò.
“Ho trovato!” disse sorridendo, qualche istante dopo,“andrò a cercare i colori, uno ad uno e li porterò con me”. Prese lo zainetto e vestito del suo più bel pigiamino iniziò la sua avventura.
Passo dopo passo si ritrovò, senza accorgersene, nel bel mezzo di una battaglia medievale, a ridosso di un bosco. Forse era la stessa che qualche giorno prima aveva visto sul sussidiario della sorella, che frequentava la prima media. Non lo sapremo mai, ma proprio lì incontrò il colore rosso. Nik si avvicino a lui e gli disse “Ho bisogno di te” il rosso rispose “Non vedi che sono impegnato qui? E poi a cosa posso servirti? Io sono il colore del sangue, della violenza”. “Se verrai con me” continuò Nik “diventerai il colore dell’AMORE”. Il colore rosso sentì il cuore battere forte e lo seguì.
Nik riprese il suo cammino alla ricerca dell’arancione. Guidato dall’istinto si inoltrò nel bosco dove incontrò una strega di nome Goethel. “Tu sei la strega di Rapunzel” le disse “Sì, è proprio lei” replicò con fierevolezza una vocina da sotto il mantello della strega “e io sono il colore arancione che esalta il suo narcisismo”. “Beh” replicò Nik “se verrai con me non dovrai più nasconderti e potrai portare GIOIA a chiunque incontrerai”. Il colore arancione si illuminò di un sorriso smagliante.
In quel momento la strega, furiosa, lanciò una saetta verso il cielo e apparve il giallo. “Ah ma ci sei anche tu” urlò Nik guardandolo “giallo, giallo, scendi, vieni con me, non dovrai più uscire per orgoglio o per tradimento ma diventerai il colore del CALORE. Il giallo brillò al richiamo, scese e seguì il bambino insieme all’arancione.
Nik ricominciò la ricerca, era il momento del verde. Quasi verso l’uscita del bosco, sentì tra le foglie un rumore, si voltò e vide un serpente velenoso. “Che ci fai nel bosco a quest’ora” gli chiese il serpente, “Sto cercando il colore verde” gli rispose prontamente Nik. “Sono qui, rispose il verde, sono nel veleno del serpente”. Nik a quel punto rivolgendosi direttamente al verde gli disse “Tu non sei velenoso, il serpente lo è, esci, vieni con me e diventerai il colore della SPERANZA”. Il verde fece un bel balzo in avanti e lo seguì.
Finalmente Nik uscì dal bosco e si diresse verso un ruscello per bere, dopo tutto quel camminare aveva tanta sete. Vicino al ruscello, in un angolino, trovò il colore blu, tutto solo e triste. “Perchè sei qui solo?”gli chiese Nik, “Nessuno mi vuole perchè porto tristezza” rispose con la testa china. “Tu non sei il colore della tristezza, tu sei il colore della SPIRITUALITA’, vieni con me e te lo dimostrerò”. In quel momento il blu alzò il capo e con uno sguardo intenso annuì e lo seguì.
Era notte inoltrata, dopo essersi dissetato, Nik tirò un respiro di sollievo, mancavano solo gli ultimi due colori, l’indaco e il viola. Improvvisamente gli apparvero davanti. “Dove eravate finiti?” disse il bambino con grande gioia, l’indaco rispose “Io spesso rappresento la solitudine e quindi tutti mi allontanano ma se tu vorrai io verrò con te. “Certo, rispose Nik, sarai COSCIENZA che si eleva verso l’alto. “E io?” disse il viola. “Tu sarai MAGIA e SOGNO”, affermò Nik.
La ricerca finalmente si era conclusa, tutti i colori trovarono il proprio posto e tenendosi per mano iniziarono a danzare felici. Nik era al settimo cielo, poteva dirigersi verso casa rallegrato da quel tripudio di colori. Incamminatosi sulla strada del ritorno iniziò a nevicare. Non sappiamo quanto ci impiegò per rientrare ma con il sorgere del sole udì in lontananza le campane in festa. Di colpo si svegliò stringendo ancora tra le sue manine il bellissimo disegno, e dopo essersi stropicciato gli occhi, lo guardò e con stupore esclamò “Wow, quanto ha nevicato, si sono completamente coperti tutti i miei colori”, “Ora si che è perfetto. Ecco il Natale”.
Nik aveva perfettamente ragione. C’era tutto. Un arcobaleno con i colori del suo cuore ricoperti dalla magia di una candida neve.
Era il Natale, sì. Un insolito Natale. Eppure il Natale più bello di sempre.