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Danilo Minotti: "Vi spiego (e insegno) l'importanza dell'arrangiamento".

Chitarrista e arrangiatore, vanta collaborazioni con grandi artisti come Baglioni, Malika Ayane o Morandi: è il docente del Corso di Arrangiamento e del Master di Chitarra in Dalì Arts.

Minotti, infatti, dopo anni di lavoro professionale sui palchi e in studio con grandi artisti come loro chitarrista (tra questi Mia Martini, Anna Oxa, Marcella Bella e Ramazzotti), nel 1998 vive la svolta: “Paola Folli mi chiese di accompagnarla a Sanremo e occuparmi della direzione di un suo brano. Da cosa nasce cosa: entrai in un circolo di importanti collaborazioni, anche parallelamente come chitarrista e arrangiatore, come nel caso di quella con Claudio Baglioni, con cui collaboro ormai da decenni.

Nel 2001 fui chiamato dall’organizzazione del 51° Festival di Sanremo in qualità di Maestro direttore d’orchestra al fianco del Maestro Gianfranco Lombardi. E poi Pippo Caruso: il mio incontro con lui segnò gran parte della mia carriera, portandomi dal 2001 con lui in tutte le trasmissioni che lo vedevano al fianco di Pippo Baudo, tra il Festival di Sanremo e Domenica In, ad esempio. Da allora ho avuto il piacere di collaborare con altri grandi nomi della musica, tra cui Mina, Amii StewartElio e le storie tese, Gianluca Grignani, Davide De Marinis, Gianni Morandi, Tullio De Piscopoe Ivana Spagna”.

Claudio Baglioni: un grande artista con cui il maestro Minotti vanta una preziosa e duratura collaborazione: “Nel 2003 mi ritrovai a vestire i panni di chitarrista e arrangiatore per le registrazioni del dvd “Tutti in un abbraccio”, per esempio, e tutt’ora siamo partner on stage e in studio di registrazione. Ed è ancora viva in me la straordinaria esperienza di arrangiatore e Direttore d’Orchestra del grande evento “Avrai” che Baglioni fece nel dicembre 2016 in occasione del compleanno di Papa Francesco tenutosi nell’Aula Paolo VI in Vaticano, trasmesso in mondovisione da Rai1 e con un’orchestra di ben 140 elementi. Memorabile ed emozionante”.

Chitarra e arrangiamento, sì, ma la sua terza passione è l’insegnamento: “Fin da giovane ho sempre amato insegnare. Lo trovo nelle mie corde e mi riesce con naturalezza. Mi piace poter condividere con chi ha talento e vuole imparare la mia esperienza e le mie doti. Insegno la materia che più conosco, del resto sono fermamente convinto del fatto che un musicista non possa che insegnare ciò che conosce. La mia speranza è quella di innaffiare con il mio sapere il talento degli artisti del futuro”.

In Dalì Arts il maestro Danilo Minotti tiene un duplice corso, il Master in Chitarra e il Corso di Arrangiamento. Partendo dal primo, “l’obiettivo è quello di permettere agli studenti che lo frequentano di poter accedere al mondo del lavoro. Questo perché il master in Chitarra vede protagonisti gli studenti che arrivano per gli ultimi due anni del loro percorso formativo all’interno della scuola. Importante, dunque, è per me insegnare loro i veri trucchi del mestiere, se così si può dire. Quello del chitarrista, infatti, è un lavoro particolare, soprattutto nel grande e vasto mondo della musica pop. Un musicista classico, a mio avviso, si forma su musiche già scritte, mentre il pop moderno lo fa su qualcosa che deve ancora nascere, in un certo senso. Per questo l’esperienza e la maestria sono essenziali”.
Parole d’ordine per un chitarrista? “Capacità di adattamentoe cultura tecnica. E serve tanta preparazione”.

Poi il Corso di Arrangiamento, che parte con una sorta di test di ingresso volto a delineare il livello di ciascuno studente: “C’è una duplice possibilità: il corso collettivo, per il quale vanno uniti insieme più studenti che partono da un similare livello di conoscenza della materia, oppure il corso individuale, sicuramente più focalizzato e che mi porta a modellare il programma formativo sulla base dello studente e della sua preparazione e del suo talento”.

Condizione principale per partecipare al Corso di Arrangiamento in Dalì Arts è “conoscere almeno uno strumento da cui partire”. E l’obiettivo? “Il mio è quello di partire da un musicista che affronta un pezzo ad uno che sa scrivere un arrangiamento in stile sanremese, per capirci, e affrontare le trascrizioni. Bisogna dunque imparare a conoscere le tecnologie e i programmi innovativi utili al nostro scopo, nonché conoscere approfonditamente le varie parti dell’orchestra, dal coro alla ritmica, dai fiati agli archi. L’arrangiamento è importante perchè ogni composizione e canzone nasce con un’identità precisa. È come un abito sonoro”.

Se vuoi scoprire di più sul Corso triennale di Arrangiamento, segui questo LINK.

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