Mettiti in contatto
info@daliarts.net
Ph: +39 347 9885024
Lavora con noi
work@daliarts.net
Ph: 0444 565006

Professione Illustratore: come far conoscere il proprio lavoro.

Una professione affascinante che ha come focus la creatività: qualche dritta per farsi conoscere nel settore.

Tutti ormai sappiamo bene chi è un illustratore e quali siano le differenze basilari tra questo professionista e un fumettista o un grafico (anche se le tre professioni, a dire il vero, spesso possono coincidere in un’unica figura, ma questa è un’altra storia – ndr).
L’illustratore mette al servizio di un cliente (azienda brand, prodotto, casa editrice e così via) la propria capacità creativa di realizzare immagini capaci di accompagnare testi scritti, ad esempio, anticiparli o concluderli, ma anche di veicolare messaggi promozionali, prodotti musicali o ludici e molto altro ancora.
Un illustratore, quindi, che operi in campo digitale o tradizionale (Ilustration Academy), grazie ad innate abilità manuali e artistiche opera tra gaming ed editoria, tra fantastico, realistico e umoristico.


Le sue tecniche sono tra le più diverse e creative, dall’incisione a litio e xilografia, ai carboncini, passando per matite o acquerelli, olio, acrilici, pastelli o, appunto, in digitale, ambito nel quale l’illustratore dovrà essere ampiamente formato in tema di programmi specifici come Adobe Photoshop, Illustrator o InDesign.


Un professionista/artista
Quella di un illustratore, di fatto, è una grande responsabilità. È infatti chiamato dal cliente che l’ha scelto per interpretare con il proprio stile creativo le direttive del brand o gli obiettivi di un prodotto, mescolando così la più pura arte con dinamiche promozionali e pubblicitarie.

Può lavorare all’interno di una casa editrice o per un’agenzia, ma anche nella redazione di una rivista o per un sito web, e, perché no, come la maggior parte degli illustratori, che operano come freelance per diverse realtà, tra aziende e agenzie, facendosi così strada e un nome per il suo stile certamente inconfondibile.
Un creativo che lavora per immagini, capaci di rendere più accattivante e interessante un prodotto come un libro sugli scaffali di una libreria, solo per fare un esempio,

Dalla formazione alla professione

Il primo passo per diventare un illustratore professionista è sicuramente quello di formarsi a livello didattico. Se da un lato non esistono reali corsi universitari specifici e dedicati a questa professione, dall’altro negli ultimi anni è aumentata l’offerta di corsi di formazione altamente qualificata dedicata ai talenti del domani.
Una volta adempiuto un percorso formativo idoneo, volto a dare al futuro professionista quelle basi generali e/o specializzate utili nel mondo del lavoro, l’ingresso nella stessa professione sarà un percorso altrettanto importante e sul quale sarà necessario porre grande attenzione.
Partecipare alle fiere di settore, ad esempio, si rivela vincente per dare la possibilità agli illustratori (anche già noti – ndr) di farsi conoscere tra potenziali clienti e fan. Tra queste, sicuramente l’annuale edizione di Lucca Comics & Games è la prima fiera su scala internazionale ad essere di riferimento per gli illustratori (e non solo), ma anche il Napoli Comicon, Bologna Children’s Book Fair, Cartoomics e molte altre ancora.
Palcoscenici utili a ricevere un feedback diretto tra papabili committenti, colleghi e visitatori circa il proprio stile.


Sarà utile anche stringere una vasta rete di contatti e professionisti con cui cooperare, ma, in primis, sicuramente sarà necessario scegliere ambito e tecnica creativa. Questo passaggio permetterà non solo di “stringere il cerchio” focalizzando e targettizzando ad hoc la propria ricerca di lavoro, ma anche di creare di riflesso uno stile unico e specifico, competitivo e per il quale, successivamente, si verrà dettagliatamente riconosciuti e ricercati dai clienti.

Costruire il proprio nome
Come? Prima di tutto è necessario fornire a clienti, pubblico e social media un’immagine sincera di sé stessi,
sempre coerenti con il proprio linguaggio, in linea con i soggetti illustrati, e con solidi e concreti obiettivi a breve e lungo termine.
promuovere il proprio lavoro, poi, sarà fondamentale e non solo via fiere di settore, tra portfolio e art director, ma anche tramite social media, blog, siti di settore e anche concorsi dedicati ai professionisti dell’illustrazione. 
Tra i social migliori, spiccano quelli con le immagini a farla da padrone, come Instagram o Behance, perfetti per il vasto pubblico ma anche perché molto frequentati dai talent scout e direttori creativi.